Il massimale per impresa su un periodo di tre anni passa in Italia da 25mila a 50mila euro.
La Commissione europea ha adottato, nelle scorse settimane, una modifica del regolamento sugli aiuti "de minimis" per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, ovvero gli aiuti di modesta entità esenti dal controllo degli aiuti di Stato, che prevede, tra gli aspetti più significativi, un significativo aumento del massimale del sostegno. La nuova versione del regolamento è entrata in vigore lo scorso 16 dicembre.
Fino a quel momento, infatti, gli Stati membri potevano concedere un sostegno fino a 20 000 € per beneficiario (25 000 €, se lo Stato membro dispone di un registro centrale degli aiuti "de minimis" come nel caso dell'Italia) su un periodo di tre esercizi finanziari senza doverli dapprima notificare alla Commissione per approvazione. Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell'UE deve attenersi a un importo nazionale massimo per tale sostegno (cosiddetto "massimale nazionale") al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.
Con la modifica recentemente adottata il massimale "de minimis" per impresa, per il periodo di un triennio solare, passa a 50mila, con l'obiettivo, si legge in una nota della Commissione, di tenere conto di diversi fattori, tra cui l'esperienza acquisita, gli sviluppi del mercato e l'inflazione eccezionale registrata negli ultimi anni in questo settore, ma anche quella che si prevede nel periodo fino alla scadenza del regolamento. L'intervento normativo prevede inoltre l'adeguamento dei "massimali nazionali" che sono calcolati sulla base del valore della produzione agricola dello Stato membro.
I massimali nazionali sono aggiornati, passando dall'1,5% al 2% della produzione agricola nazionale, e il periodo di riferimento è esteso dal 2012-2017 al 2012-2023, il che permette di tenere conto dell'incremento di valore registrato dalla produzione agricola soprattutto negli ultimi anni e di aumentare di conseguenza il massimale nazionale per tutti gli Stati membri.
L'intervento normativo, che prevede una proroga della validità del regolamento fino alla fine del 2032, prevede anche la soppressione del "limite settoriale", che impediva agli Stati membri di concedere allo stesso settore di prodotti aiuti "de minimis" superiori al 50% del massimale nazionale.
Fonte. Pianetapsr.it