È aperto lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per la presentazione delle domande di agevolazione riguardanti programmi d’investimento di almeno 1 milione di euro, localizzati nel Comune di Venezia, precedentemente sospesa a seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina attuativa. Dotazione di circa 6.231.245,25 euro.
Imprese di qualunque dimensione, ubicate nel comune di Venezia (1), già costituite nella forma di società di capitali, incluse le cooperative e le società consortili, e iscritte al Registro Imprese, in regime di contabilità ordinaria e in regola con le disposizioni vigenti, che non abbiamo chiuso nei 2 anni precedenti la stessa o analoga attività di EU. Ammesse le reti di minimo 3 e massimo 6 aziende.
Settori ammessi
1. Investimenti produttivi
a) Realizzazione di nuove unità produttive tramite innovazione
b) Ampliamento e/o riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione con nuovi prodotti o cambiamento fondamentale produttivo
c) Realizzazione di nuove unità o ampliamento di unità produttive esistenti
d) Acquisizione di attivi di uno stabilimento
Grandi imprese: nelle aree in deroga ammessi solo a), e b), d) se diversificano la produzione -> nuove attività codice classe Ateco (4 cifre) diverso dalla precedente. In alternativa e senza limitazioni di tipologia di investimento, in regime “de minimis”, solo per il finanziamento agevolato pari al 55% degli investimenti.
2. Investimenti per la tutela ambientale
a) per innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa (inclusi i veicoli con limiti del GBER)
b) per l’adeguamento anticipato a future norme dell’UE
c) per l’efficienza energetica
d) per cogenerazione
e) per la produzione di energia da fonti rinnovabili
f) per il risanamento di siti contaminati
g) per il riciclaggio e il riutilizzo di rifiuti
Grandi imprese: ammesse con limiti previsti solo dal GBER
3. Investimenti a completamento dei precedenti:
3.1 Innovazione di processo e dell’organizzazione: tra cui nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne. Massimo 40% del totale investimenti ammessi.
Grandi imprese: ammesse se collaborano con PMI e se le PMI sostengono almeno il 30% dei costi.
3.2 Progetti di formazione: massimo 20% degli investimenti ammessi.
3.3 Ricerca e Sviluppo: nuovi prodotti, processi o servizi o miglioramento degli stessi, per programmi superiori a 5 milioni di euro
Investimenti produttivi
Esclusioni: leasing, locazione, lease back, contratto chiavi in mano, beni usati (salvo acquisto stabilimento), beni di mera sostituzione, commesse interne, automezzi (salvo quelli attrezzati).
Investimenti per la tutela ambientale
Costi supplementari per realizzare le attività di tutela ambientale: investimento distinto o individuazione del beneficio incrementale
Innovazione di processo e dell’organizzazione (solo a completamento e massimo 40%)
Formazione (solo a completamento e massimo 20%)
Ricerca e innovazione (solo a completamento e per progetti superiori a 5 milioni di euro)
Finanziamento agevolato minimo 20% e contributo conto impianti/contributo diretto alla spesa in relazione al finanziamento concesso ed entro i limiti previsti. La somma delle agevolazioni copre al massimo il 75% dell’investimento.
Regime: esenzione oppure in de minimis.
Invio elettronico con firma digitale tramite il sito www.invitalia.it finoad esaurimento risorse.
Valutazione in ordine cronologico sulla base dei seguenti criteri:
Note:
(1) All’interno del Comune di Venezia sono aree in deroga (aggiornato con Carta aiuti 2022-2027): Porto Marghera, Campalto, Murano, Zona Portuale, Tronchetto, Arsenale.
(2) Bacino di riferimento:
– lavoratori disoccupati in carico ai Centri per l’Impiego della Città Metropolitana di Venezia e dei Comuni di Massanzago (PD), Trebaseleghe (PD) e Mogliano Veneto;
– lavoratori disoccupati in carico ai Centri per l’Impiego dei rimanenti Comuni delle provincie di Treviso e Padova e delle provincie di Verona, Vicenza, Belluno e Rovigo, la cui ultima occupazione risulti essere avvenuta presso una unità operativa situata nel Comune di Venezia per almeno sei mesi;
– lavoratori in CIGS provenienti da unità operative situate nei Comuni della Città Metropolitana di Venezia e in carico ai Centri per l’Impiego della Regione Veneto.