Con l’approvazione del testo della Legge di Bilancio 2025 da parte della Camera, il Piano Transizione 4.0 ha subito diversi cambiamenti, in particolare si prevede la modifica degli attuali regimi sia riguardo gli investimenti in beni immateriali, sia per quelli in beni materiali.
È stato abrogato il comma 1058-ter dell’articolo 1 della Legge n. 178/2020, il quale prevede l’erogazione di un credito di imposta per gli investimenti in beni immateriali, come, ad esempio, software e applicazioni, effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025. Ciò significa che il credito di imposta per i beni immateriali sarà fruibile solo per coloro che abbiano effettuato gli investimenti entro il 31 dicembre 2024 o che li abbia prenotati entro la stessa data e conclusi entro il 30 giugno 2025.
Viene previsto un limite di spesa di 2.200 milioni di euro per i crediti di imposta per investimenti materiali effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 ed entro il 31 dicembre 2025.
L’attuale regime in vigore per gli investimenti in beni materiali rimarrà in vigore fino al 31 dicembre.
Pertanto, non sono coinvolti gli investimenti per i quali, entro la data della pubblicazione della Legge di Bilancio 2025, il relativo ordine:
- risulti accettato dal venditore;
- sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
In ogni caso si attende la pubblicazione del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025 prevista i prossimi giorni.